Se è vero che il momento (per chi ne ha la possibilità) è quello migliore per richiedere un mutuo casa, a causa dei costi più bassi degli immobili, è anche vero che prima di avviare l’istruttoria è necessario avere le idee chiare su quali siano le siano condizioni più vantaggiose da applicare al finanziamento. La difficoltà principale è costituita dalla scelta tra tasso fisso e tasso variabile, che influisce nettamente sull’ importo finale della rata, ma sono da considerare anche gli indici legati ai mutui (Irs ed Euribor), e gli interessi da pagare in relazione alla durata.
Diverse scelte
Nonostante a stabilire le ultime condizioni prima della concessione creditizia sia l'Istituto presso cui si è effettuata la richiesta di finanziamento, ci sono tre soluzioni che il contraente può prendere in considerazione per risparmiare e scegliere la soluzione più adeguata alle proprie possibilità. Vogliamo riproporle sintetizzandole.
Stipulare un mutuo con questo tasso significa aver pattuito un tasso variabile, ma pagare una rata fissa.
Il “finto tasso fisso”
Innanzitutto, per quanto riguarda il tasso, è bene sapere che la scelta non è limitata alle due possibilità più diffuse, ovvero fisso o variabile. Ne esiste, infatti, una terza tipologia: il cosiddetto “finto tasso fisso”.Stipulare un mutuo con questo tasso significa aver pattuito un tasso variabile, ma pagare una rata fissa.
La quota mensile risulta più alta in confronto a un classico mutuo a tasso variabile, ma la differenza tra le due viene depositata su un apposito conto e resa disponibile per eventuali necessità future, come l’innalzamento improvviso della rata.
Irs rinnovabile
La seconda possibilità è costituita da un mutuo con Irs rinnovabile. Normalmente le banche legano i finanziamenti a questo indice per tutta la loro durata, ma è possibile rinnovarlo periodicamente per ridurre gli interessi (ad esempio, anzichè agganciare il mutuo all’Irs per 25 anni, lo si fa ogni 5, fino alla scadenza del finanziamento).
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