sabato 1 giugno 2013

Se è vero che il momento (per chi ne ha la possibilità) è quello migliore per richiedere un mutuo casa, a causa dei costi più bassi degli immobili, è anche vero che prima di avviare l’istruttoria è necessario avere le idee chiare su quali siano le siano condizioni più vantaggiose da applicare al finanziamento. La difficoltà principale è costituita dalla scelta tra tasso fisso e tasso variabile, che influisce nettamente sull’ importo finale della rata, ma sono da considerare anche gli indici legati ai mutui (Irs ed Euribor), e gli interessi da pagare in relazione alla durata.
 

Diverse scelte

Nonostante a stabilire le ultime condizioni prima della concessione creditizia sia l'Istituto presso cui si è  effettuata la richiesta di finanziamento, ci sono tre soluzioni che il contraente può prendere in considerazione per risparmiare e scegliere la soluzione più adeguata alle proprie possibilità. Vogliamo riproporle sintetizzandole.

Il “finto tasso fisso”

Innanzitutto, per quanto riguarda il tasso, è bene sapere che la scelta non è limitata alle due possibilità  più diffuse, ovvero fisso o variabile. Ne esiste, infatti, una terza tipologia: il cosiddetto “finto tasso fisso”.
Stipulare un mutuo con questo tasso significa aver pattuito un tasso variabile, ma pagare una rata fissa. 
La quota mensile risulta più alta in confronto a un classico mutuo a tasso variabile, ma la differenza tra le due viene depositata su un apposito conto e resa disponibile per eventuali necessità future, come l’innalzamento improvviso della rata.
 

Irs rinnovabile

La seconda possibilità è costituita da un mutuo con Irs rinnovabile. Normalmente le banche legano i finanziamenti a questo indice per tutta la loro durata, ma è possibile rinnovarlo periodicamente per ridurre gli interessi (ad esempio, anzichè agganciare il mutuo all’Irs per 25 anni, lo si fa ogni 5, fino alla scadenza del finanziamento).

Rinegoziare: occhio alla durata

L’ultima strada è invece percorribile da chi ha già acceso un mutuo, ma necessita di una modifica nelle sue condizioni. Spesso, infatti, le banche concedono un abbassamento degli interessi a fronte di un allungamento della durata prevista. L’attenzione del contraente, in questo caso, dev’essere rivolta a un’attenta analisi e a un calcolo preciso, in quanto il rischio è quello di dover pagare un montante più elevato. Bisogna infine considerare che nel frattempo in tassi d’interesse potrebbero innalzarsi nuovamente, costringendo chi ha stipulato il mutuo a pagare una somma aggiuntiva sia sugli interessi che sull’incremento dei tassi.

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