sabato 1 giugno 2013

C'è tempo fino ai quarant'anni per essere considerati una giovane coppia. Una buona notizia che arriva dalla Regione, messa nero su bianco dagli stanziamenti per agevolare i mutui alle giovani coppie. Ecco, per accedere al bando, bisogna non aver sfondato il tetto dei quarant'anni. 
Fino a oggi, la Lombardia considerava «giovane» una coppia con meno di trentacinque anni. Un bonus di cinque anni, un allungamento di gioventù da non sottovalutare, anche perché è stato stabilito d'intesa con l'Abi, l'associazione delle banche italiane che garantisce l'accesso al credito agevolato. A disposizione delle coppie under 40 ci sono 4 milioni e 500mila euro. Non molto, ma la Regione assicura che si tratta solo di un primo passo.
Aumenta anche il reddito Isee entro il quale si può accedere alle agevolazioni. Tetto massimo 40mila euro (in precedenza era di 35mila euro). Il tetto minimo rimane invece 9mila euro. I motivi? Prima dei trentacinque anni e sotto i 35mila euro di reddito Isee, non c'erano aspiranti acquirenti. A quarant'anni invece le possibilità di poter sostenere un mutuo aumentano. «Si è ancora giovani e un po' più forti - commenta l'assessore alla Casa, Paola Bulbarelli, durante la conferenza stampa di presentazione dei provvedimenti -. Ormai nemmeno i genitori riescono più ad aiutare i figli».
Le giovani coppie di quarantenni devono anche essere molto veloci. Il periodo di riferimento per sposarsi, comprare casa, stipulare il mutuo e presentare domanda di contributo è dal primo giugno 2013 al 31 dicembre 2013.
La misura prevede un'agevolazione alle coppie per l'acquisto della prima casa, sotto forma di contributo in conto interessi di abbattimento del tasso di interesse di riferimento nella misura massima di 200 punti base per anno sui mutui stipulati e finalizzati all'acquisto della prima casa per i primi 5 anni di durata del mutuo. Il valore massimo dell'alloggio non deve avere un prezzo superiore a 280.000 euro (o comunque, al rogito devono essere distinti i prezzi relativi). 
Altro capitolo importante - e con importi più cospicui - sono le agevolazioni alle imprese, illustrate dall'assessore Mario Melazzini. Sono a disposizione 22 milioni di euro per rafforzare il sistema dei Confidi e consentire, soprattutto alle piccole e medie imprese, un più facile accesso al credito. Il presidente della Regione, Roberto Maroni (nella foto), ricorda il contenuto dell'iniziative: «Il pacchetto complessivo per intervenire a favore delle imprese che vantano crediti nei confronti dei Comuni lombardi è di un miliardo. In questi giorni infatti abbiamo trovato altri 500 milioni di euro, che si aggiungono ai 500 già individuati in precedenza».
Nel corso della conferenza stampa c'è stato un piccolo botta e risposta tra l'assessore alle Attività produttive, Mario Melazzini, e Maroni. «I fondi arrivano dai famosi Formigoni- loan» le parole del Melazzini a proposito dei contributi alle imprese. E ha così ricordato i bond del “suo” ex governatore datati 2009. E Maroni non si è lasciato sfuggire la possibilità di ironizzare: «Non dirò Maroni loan... per me sono soldi della Lombardia e basta».

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