Da un accordo siglato ieri tra l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) arrivano alcune proposte da presentare al governo per rilanciare il mercato immobiliare, dilaniato in questi anni dall’effetto combinato della prolungata crisi economica, delle difficoltà nel mercato del credito e dell’inasprimento fiscale sulla casa.
Tra le proposte c’è proprio il tema dell’ IMU, su cui il governo ha annunciato interventi a breve. ABI e ANCE, sottolineando come l’imposta favorisca gli immobili di pregio a discapito di quelli locati, propongono di alleggerire il prelievo fiscale sui soggetti che concedono immobili in locazione e di azzerarlo del tutto sull’ invenduto delle imprese di costruzione. Si chiede, poi, di rendere stabile la detrazione del 55% a favore di interventi per il risparmio energetico, in scadenza il 30 giugno, ed estenderla anche agli interventi di messa in sicurezza sismica. Per rilanciare il settore dei mutui, si propone l’emissione di obbligazioni bancarie garantite, sottoscritte con il supporto di importanti investitori istituzionali italiani, con le quali le banche potrebbero raccogliere un cospicuo flusso di credito nel 2013 e impiegarlo nell’ acquisto di abitazioni di qualità (es. classe energetica elevata). Il documento chiede, inoltre, al governo di attivare forme di garanzia sui mutui erogati alle famiglie, attraverso le obbligazioni bancarie garantite, soprattutto a favore delle fasce più deboli. Infine vi è la proposta di attivare strumenti di “risparmio casa”, già esistenti in molti paesi europei, cioè piani di risparmio ad accumulo, per cui sono previste agevolazioni fiscali, che dopo un certo numero di anni favoriscano la possibilità di ottenere un mutuo per l’acquisto della casa.
0 commenti:
Posta un commento