venerdì 31 maggio 2013

Arrivano segnali negativi dal mondo dell’imprenditoria femminile. Secondo i dati relativi al primo trimestre 2013 diffusi da un indagine della Rete Imprese Italia Imprenditoria Femminile, rispetto al quarto trimestre del 2012, la quota di imprese rosa che richiedono un prestito è scesa dal 12,6% al 10,5%. Nonostante si tratti di una percentuale minore rispetto a quella degli imprenditori, che è pari al 12%, aumentano le imprese rosa che non ottengono il finanziamento richiesto, passando dal 54% al 62% e contemporaneamente si riducono quelle che ottengono il prestito, passate dal 23,8% al 17%, rispetto al totale delle Pmi italiane.
Le principali ragioni che portano le imprenditrici a richiedere credito sono esigenze di liquidità e cassa. La maggior parte di esse lamenta il peggioramento delle condizioni dei tassi, della durata, del costo istruttoria e delle garanzie richieste per ottenere il finanziamento.
In generale emerge una situazione di difficoltà per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, ma si riscontrano problemi ancora maggiori e condizioni talvolta pregiudizievoli per l’imprenditoria femminile, nonostante le imprese rosa non si dimostrino meno affidabili rispetto a quelle guidate dai colleghi uomini.

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