giovedì 30 maggio 2013

In un momento di crisi come questo la cessione del quinto dello stipendio è diventata una delle forme più richieste tra le diverse tipologie di prestiti personali, un’ancora di salvataggio concessa a pensionati e cattivi pagatori che tranquillizza anche chi eroga il credito sicuro sulla restituzione delle rate. Queste, infatti, vengono detratte dalla busta paga in una percentuale che non può superare un quinto dello stipendio, cosa che garantisce sia la puntualità sia la precisione del pagamento.
Una domanda che viene spesso posta è la seguente: cosa accade se il contraente della cessione del quinto viene messo in cassa integrazione? Anche se questa scatta improvvisamente, la rata mensile rimane invariata. Solo nel caso in cui il dipendente si veda ridurre lo stipendio in modo drastico, anche del 50%, c’è la possibilità di richiedere la sospensione effettiva delle rate del prestito.
In alternativa, è possibile chiedere di ridurre la rata anche qualora ci sia una riduzione dello stipendio di oltre un terzo del totale, anche nel caso in cui non si tratti di cassa integrazione. In tal caso, vanno rinegoziati termini di restituzione e interessi.
Alcune novità interverranno sulla cessione del quinto a partire dal primo giugno. Da quella data, tanto le banche quanto le finanziarie dovranno valutare più attentamente i prodotti da offrire al cliente in base alle sue caratteristiche, sia economiche che finanziarie. Questo cambiamento rientra nel recente richiamo che Banca d’Italia ha fatto a banche e finanziarie riguardo a trasparenza dei costi e comportamenti corretti proprio sulla cessione del quinto, in relazione alle nuove norme sul credito al consumo. Queste, secondo Bankitalia, impongono regole più coercitive circa la valutazione della possibilità dei clienti a sostenere il debito concordato.
Dal primo di giugno, insomma, gli operatori del settore dovranno indicare nel contratto i costi dell’eventuale rimborso anticipato da parte del cliente, distinguendo le commissioni anticipate (le spese d’istruttoria, per esempio) da quelle periodiche, dipendenti dalla durata del prestito. Bankitalia ha invitato le banche e le finanziarie a rimborsare coloro che, tramite la cessione del quinto, abbiano estinto il prestito in anticipo senza prima correggere le commissioni pagate anticipatamente all'inizio del finanziamento. Per ottenere indietro i soldi basta presentare reclamo scritto alla banca o alla finanziaria, facendo ricorso all'arbitro se non si ottiene alcuna risposta entro 30 giorni.

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